La Vita la Morte due facce della stessa medaglia

La Vita - la Morte

Due facce della stessa medaglia

Tenuto da Antonio Pacetti


La morte che ci hanno raccontato non esiste.

Come prepararsi in vita all’unica cosa certa: moriremo.

Un invito a vivere la vita in naturalezza e leggerezza.

Esaltare l’amore, sciogliere le paure : l’accompagnamento del morente.

Durante il Seminario, saranno svolte tre meditazioni:

“L’osservazione del ‘gioco’ della vita e della morte in noi”

“Prove di Leggerezza”

“Sciogliere la paura in noi. Esaltare, quindi, Amorevolezza”


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Il Seminario inizia “a ritroso”. Infatti, si sviluppa intorno al racconto di una morte “vissuta” dal sottoscritto nel 2001.

Dal racconto dettagliato di questa vicenda del 2001 “si torna indietro” e si espone che quanto accade nel passaggio dalla “vita” alla “morte”, è un processo inverso a quello che accade dallo sviluppo dell’embrione, in gravidanza, fino alla crescita che ciascuno di noi ha nella Vita. Quattro sono i parametri che guidano il Seminario: buon senso, esperienze vissute, recenti evidenze scientifiche, riferimenti spirituali. Il filo conduttore di tutto il Seminario sta in una sola parola: Naturalezza (ma anche Leggerezza).

Con informazioni chiare sarà data luce e consapevolezza alle credenze, falsi e devianti, di salvezza o punizione, che condizionano, appesantendola, la vita di ciascuno. Tutto quello che ci hanno raccontato sulla morte semplicemente non esiste.

Il Seminario ha lo scopo di comunicare conoscenze ed esperienze per contribuire a sciogliere la paura della morte, poichè si ha paura solamente di ciò che non si conosce (e la morte fa paura perché non sappiamo cosa sia). Quanto più diminuisce in ciascuno di noi la paura, tanto più si incrementa l’amore alla vita. Il paradosso è che non ci “prepariamo” all’unica cosa certa che accadrà a ciascuno.

La Morte consente di ritrovarsi in una situazione di Beatitudine.

Prima parte:

Cosa è la morte.

La “mia” esperienza di morte, durata 10 / 15 ore.

Come lo svolgersi della vita è diverso per ciascuno, così le modalità del morire e le situazioni dopo la morte sono diverse per ciascuno.

E, al tempo stesso, come le “fasi” principali nella vita sono uguali per tutti, così le cinque “fasi” che precedono il passaggio sono uguali per tutti.

Cosa accade durante il passaggio: le cinque fasi del passaggio. Ma il morente soffre fisicamente ?

In quale situazione ci si ritrova dopo il passaggio.

Le recenti evidenze scientifiche confermano quanto già descritto in antichi testi sapienziali dell’Oriente.

Il “percorso” dalle prime espressioni vitali (in grembo) fino alla cessazione di ogni attività vitale.

La morte che ci hanno raccontato e ci raccontano, semplicemente non esiste.

Seconda parte:

Vivere una vita in Leggerezza per prepararsi alla morte.

L’accompagnamento del morente

Come prepararci “in vita” al passaggio.

Avere consapevolezza su Chi “governa” la vita di ciascuno e quindi su Chi “governa” il passaggio.

Distinzione fra l’accompagnamento del morente e l’assistenza al morente. Come sia facile accompagnare il morente. Cosa fare e cosa non fare al morente nelle “fasi” che stanno accadendo nel suo passaggio.

Dopo la cessazione di ogni attività vitale, cosa fare e cosa non fare nella prima mezz’ora, nei primi due/tre giorni, nelle sette settimane successive.

L’elaborazione del lutto: indicazioni su cosa fare e su quando farla. 


Antonio Pacetti


Da più di venti anni, l’orientamento spirituale, che gli risuona e lo accompagna, fa riferimento a Ramesh Balsekar e a Tony Parsons. Ha avuto come principali riferimenti: Cristina Campo, il cui scritto invita al percepire, Cesare Boni per la conoscenza del percorso dell’anima dalla vita alla morte, Eva Pierrakos per il percorso psicoterapeutico de “il Sentiero”, e recentemente l’anateoresi di Joaquim Grau che invita a stare dalla parte dei Bambini. Durante questo processo di crescita, dal 1996 ha iniziato a strutturare una pratica che portasse a risolvere suoi problemi di natura fisica ed emotiva. E, dopo circa venti anni di prove e perfezionamenti, dal 2015 ha iniziato ad insegnarla in un corso che ho chiamato LA PACE DEL CUORE.

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